L’affluenza degli apicoltori all’incontro organizzato dalla Soat di Sciacca dimostra quanto possono fare le Istituzioni quando si interessano di cose concrete che possono incidere sull’economia dei singoli e quindi sul benessere di tutti. La constatazione che gli apicoltori anziani si sono presentati in compagnia di figli o nipoti
i quali si dichiarano intenzionati a inserirsi nell’attività del familiare ci da una misura dell’interesse che ha suscitato questa collaborazione. Abbiamo ascoltato il Dott. Abbene, veterinario-apicoltore, dare dei consigli pratici e delle indicazioni sulle norme per una buona prassi igienica da applicare alla produzione, estrazione e confezionamento del miele. Non dobbiamo dimenticare che la salubrità dei prodotti delle api dipendono molto, all’origine, dai metodi di conduzione degli alveari e in particolare dai metodi d lotta contro i parassiti. La buona conoscenza dei meccanismi che regolano la vita degli alveari e il rispetto delle regole rendono possibile la pratica dell’apicoltura senza l’uso di chemio terapici. Un esempio è rappresentato dalla lotta alla varroa affidata unicamente all’azione di controllo da parte delle api, con un meccanismo di spulciamento reciproco chiamato “social grooming” e conosciuto fin dal 1995. L’adozione dei distanziatori inventati dall’apicoltore Francesco Mussi, rende possibile il “social grooming”; è un’esperienza che ha avuto inizio nel 2004 e si va sempre più diffondendo in Sicilia, Calabria, Toscana, Friuli e perfino in Germania del Nord. L’apicoltore che ha la capacità di modificare le sue abitudini, assecondando le necessità delle api nel nuovo ambiente, ha la soddisfazione di vedere i suoi alveari salubri, popolosi e produttivi dimenticandosi della varroa e di tutte quelle strane patologie legate non solo all’azione del parassita ma anche all’indebolimento delle api in conseguenza dei numerosi trattamenti antivarroa che sono costrette a subire.
Dopo le esposizioni teoriche, prima di proseguire con la parte pratica, gli alunni e le alunne della scuola, sezione Alberghiera, ci hanno offerto un cocktail in cui il miele è un componente importante il cocktail dell’apicoltore “Angelica Bionda”. La ricetta originale è dovuta all’esperienza e la passione del prof Liborio Amplo.
La mattinata si è conclusa con una visita all’apiario della scuola.
La biblioteca dell'apicoltore presso l'Istituito "Amato Vetrano " è consultabile secondo l'oraro seguente